Tutte le meraviglie del Colorado Plateau in un tour di 15 giorni tra New Mexico, Colorado, Utah ed Arizona: Indiani di oggi con i Pueblo di Taos, Acoma e Zuni ed i Navajo del Canyon de Chelly, Indiani precolombiani con i siti archeologici di Aztec, Mesa Verde e Chaco Canyon, bellissime chiese ancora molto spagnole, mitiche città come Santa Fe, Albuquerque e Gallup, capolavori della natura come il Grand Canyon o Monument Valley; ovunque molte occasioni di shopping.
PROGRAMMA SUGGERITO (ma modificabile in ogni sua parte)
1° giorno. Albuquerque (New Mexico)
Arrivo ad Albuquerque, ritiro della macchina noleggiata e trasferimento in hotel; serata libera.
2° giorno. Albuquerque - Santa Fe (New Mexico) - Km 120
Visita libera della città specie della Old Town con la bella Plaza e la chiesa di San Felipe Neri; trasferimento a Santa Fe seguendo la Highway 14 per passare dalle caratteristiche vecchie città minerarie di Madrid e Cerrillos. Arrivo a Santa Fe e sistemazione in hotel; cena di benvenuto con la guida italiana
3° giorno. Santa Fe. Visita della città e dintorni.
Visita della città con la guida italiana: la zona storica con la Plaza, il Palazzo dei Governatori, il Barrio de Analco e la imponente cattedrale; quindi una passeggiata in Canyon Road, la più famosa strada d’arte d’America, per visitare qualcuna delle tante gallerie d’arte; nel pomeriggio visita ad alcuni dei più bei musei della città; la sera grande cena preparata da due cuochi nativi, lei Kiowa e lui Navajo
4° giorno. Santa Fe – Taos (New Mexico) - Km 130
Giornata interessante oggi tra storiche chiese spagnole, la cittadina di Taos, dove ha vissuto Kit Carson, ed il bellissimo Pueblo di Taos. Si inizia con il santuario di Chimayò, un luogo di devozione e preghiera inimmaginabile negli Stati Uniti; quindi le chiese di Las Trampas e di San Francisco de Asís a Rancho de Taos, la più amata da artisti e fotografi di tutti i tempi. Quindi Taos, una cittadina con una evidente cultura artistica hippy, interessanti musei e stupende piste di sci; qui ha vissuto Kit Carson, uno dei pionieri americani più conosciuti. La giornata si chiude con la visita al pueblo di Taos, il più celebrato, pitturato e visitato del Sudovest; ciò che si vede oggi non è molto diverso da ciò che vide il conquistador spagnolo Coronado nel 1540.
5° giorno. Taos – Chaco Canyon – Farmington (New Mexico) - Km 400
Il sito archeologico di Chaco è la massima espressione della cultura Anasazi o Ancestral Puebloans; mentre i vari insediamenti di Mesa Verde hanno dei vincoli di estensione imposti dalle alcove naturali in cui sono collocati, gli insediamenti di Chaco Canyon sono tutti su una ampia zona scoperta pianeggiante con a ridosso un altissimo muro di roccia. Chaco comprende ben tredici Pueblo con edifici che raggiungono i cinque piani, un numero enorme di Kiva di tutte le dimensioni, evidenti segni di conoscenze astronomiche di notevole livello, soluzioni architettoniche che possono incuriosire anche esperti architetti; una rete di strade convergeva qui da tutte le zone dei Four Corners, il che fa ritenere che Chaco fosse il centro politico e religioso degli Anasazi.
6° giorno. Farmington - Cortez (Colorado) - Km190
Continua la scoperta del mondo dei nativi precolombiani con una breve visita del sito archeologico di Aztec per vedere soprattutto una grande kiva, luogo di cerimonie religiose presente in tutti i pueblo, qui ricostruito in maniera magistrale; quindi si va a Mesa Verde, il posto più affascinante, noto, fotografato e visitato tra quelli lasciati dalla cultura Anasazi; ci sono vari insediamenti ma i più belli e facilmente accessibili sono Spruce Tree House e Cliff Palace. Nel tardo pomeriggio ci trasferiremo in un simpatico B&B vicino a Cortez.
7° giorno. Cortez – Canyon de Chelly (Arizona) - Km 250
Sulle strada per Canyon de Chelly ci fermiamo per una curiosità tipicamente turistica, ovvero il punto dove si incontrano i confini di Colorado, Utah, Arizona e New Mexico; quindi dopo il curioso monolite di Shiprock, attraverso le Chuska Mountains arriveremo al Canyon de Chelly; anche qui ci sono numerosi resti di affasciananti insediamenti degli Anasazi; scomparsi gli Anasazi, i Navajos ne hanno fatto uno dei posti cui sono più legati per la fertilità della terra e per le battaglie qui combattute contro Spagnoli ed Americani. La maestosità dello Spider Rock ha ispirato ai Navajo la bella leggenda della Donna Ragno; a noi europei, vedendolo, vengono subito in mente vertiginose cadute di Willy il Coyote provocate dai tranelli di Beep-Beep. Faremo un giro in jeep con guida navajo ed a conclusione una cena (libera) all’aperto con generosa carne alla brace.
8° giorno. Canyon de Chelly - Monument Valley (Arizona) - Km150
Oggi siamo nella mitica Monument Valley. Tanti famosi film, dal classico “Ombre rosse” del 1939 a “Mission impossible II” del 2000, hanno beneficiato di questa affascinante scenografia disegnata dai grandi artisti del Sudovest Donna Sabbia, Donna Acqua e Messer Vento. Meta obbligata del turismo “di frontiera”, non è possibile resistere al fascino della sua mutevole perfezione; guardandola, ti lasci trasportare nel mondo della “conquista del west”, con Navajos, giacche blu e diligenze e cavalli, in una fantasmagoria di luci e ombre, sempre diverse in ogni ora della giornata. Faremo un giro all’interno con la nostra macchina.
9° giorno. Monument Valley - Halls Crossing (Utah) - Km 250
Oggi alcuni magnifici posti molto vicini l’uno all’altro; il Goosenecks Park dove il San Juan River, un affluente del Colorado, si esibisce in una serie di colli d'oca per aggirare l'ostacolo di una roccia che oppone resistenza al passaggio delle sue acque. Poco dopo i Goosenecks, la strada comincia improvvisamente a salire; una sosta lungo la salita per vedere dall’alto la Valley of the Gods, una sorta monument valley in miniatura; alla fine della salita una deviazione di una quindicina di kilometri di strada sterrata ma facilmente percorribile, ci porta a Muley Point che qualcuno ha definito il punto panoramico più bello al mondo: sotto di noi i profondi ghirigori disegnati dal San Juan River, la Valley of the Gods ed in lontananza le guglie della Monument Valley ed una vista a perdita d’occhio. Andiamo quindi al parco dei Natural Bridges dove potremmo ammirare dei bellissimi ponti naturali; la giornata si conclude a Halls Crossing sulle rive del Lake Powell.
10° giorno. Halls Crossing – Torrey (Utah) - Km 300
La giornata inizia con l’attraversamento del Lake Powell su un piccolo traghetto; il lago si è formato grazie allo sbarramento del Colorado River con la diga sul Glenn Canyon in Arizona, si estende per ben 297 km dentro lo Utah. Certo la costruzione di questa diga ha portato tanti vantaggi per la vivibilità del Colorado Plateau (lavoro, acqua, energia elettrica, opportunità ricreative) ma il Colorado finisce qui di essere un fiume “libero e giocondo” perché, da qui fino al suo sbocco al mare, il suo corso è regolato da una serie di bacini artificiali ed arriva al mare esausto, praticamente senza più una goccia d’acqua. Dopo lo sbarco, attraversiamo un immenso territorio dove la presenza dell’uomo è veramente scarsa; le nostre tappe prevedono il delizioso parco Goblin Valley, il vicino slot canyon Little Wild Horse ed il Capitol Reef con i suoi bianchi pinnacoli; una breve sosta al Visitor Center ed un salto al villaggio di Fruita, dove c’è un rigoglioso frutteto con mele ed albicocche; se in stagione, i frutti si possono cogliere liberamente dagli alberi. Sosta a Torrey per il meritato riposo.
11° giorno. Torrey - Kanab (Utah) - Km 300
L’obiettivo principale di oggi è il Bryce Canyon, che ad onta del suo nome, non è un canyon nel senso tecnico del termine, bensì un escarpment ovvero una lunga scarpata prodotta dalla progressiva erosione dell’altopiano; qualunque cosa sia, si tratta di un autentico gioiello della natura, una ineguagliabile tavolozza di colori. La varietà di colori è spettacolare mentre la fragilità di questi Hoodoo è talmente evidente che ti viene di chiederti se, tornando l'anno successivo, li troverai tutti al loro posto. Sulla strada per Kanab, dove ci fermeremo per dormire, proveremo a visitare lo Zion, sempre che il Bryce ci abbia lasciato sufficiente tempo.
12° giorno. Kanab - Grand Canyon (Arizona) - Km 340
Oggi è il giorno del super, dell’extra large, dell’indescrivibile: il Grand Canyon! La spaccatura più profonda del mondo, lunga circa 446 km, profonda fino a 1.600 metri e con una larghezza variabile dai 500 metri ai 27 km. Un libro a cielo aperto che racconta più di 2 miliardi di anni di storia della terra; qualunque sia il punto da cui lo guardi, il Grand Canyon ti lascia sempre attonito, senza parole. Il Grand Canyon insomma va semplicemente visto e goduto! Si potrà scegliere fra molte attività: giro fotografico con navetta gratuita che si ferma a tutti i punti più belli, giro in elicottero, camminate giù nel canyon o semplici momenti di meditazione al cospetto di tanto capolavoro della natura. In serata si può andare al cinema Imax per un bellissimo documentario sulla scoperta di questo luogo straordinario.
13° giorno. Grand Canyon- Sedona (Arizona) - Km 255
Da oggi il nostro tour fa una bella virata verso est per rientrare in New Mexico da dove siamo partiti. Prima di Flagstaff, una deviazione per addentrarsi tra le terre rosse di Wupatki National Monument, piccolo insediamento della tribù dei Sinagua dell’inizio del 1000 d. C., e le terre nere attorno al vulcano Sunset Crater, un posto completamente diverso da quanto visto fino ad ora. Superata Flagstaff, si arriva a Sedona, capitale della Red Rock Country.
14° giorno. Sedona - Gallup (New Mexico) - Km 400
L’obiettivo principale oggi è la Petrified Forest National Park, una tra le più estese foreste pietrificate al mondo. Il parco è circondato dal Painted Desert, una volta una vasta foresta ricca di acqua, ora un’estensione di rocce di ogni colore create dall’erosione dell’acqua e del vento, che va dalle falde del Gran Canyon fino qui alla Foresta Pietrificata. Serata a Gallup, cittadina ferroviaria nota come la Città del carbone (Carbon City) per le sue miniere, con diversi edifici interessanti e molti storici Trading Post ricchi di gioielli e altri manufatti indiani; molto caratteristico l’hotel prenotato.
15° giorno. Gallup - Albuquerque (New Mexico) - Km 350
Oggi si ritorna ad Albuquerque facendo tre interessanti soste; prima ci si ferma al Pueblo Zuni, il primo pueblo incontrato dai conquistadores spagnoli; poi a El Morro, un roccione di arenaria alle cui basi c’è una pozza d’acqua che ha salvato la vita a parecchi assetati viaggiatori spagnoli e pionieri di varie nazionalità; molti si sono divertiti a lasciare la propria firma sulla soffice roccia; infine al Pueblo di Acoma, uno dei posti più antichi degli Stati Uniti abitato da più di un millennio, come Taos e Walpi (nella riserva Hopi). Il Pueblo è arroccato sulla sommità di una mesa alta più di 100 metri da cui si domina tutta la vallata sottostante; venire qui è come tornare indietro nel tempo di secoli: ancora oggi non c'è nè elettricità nè acqua corrente. Di Acoma si apprezzano le tipiche ceramiche e la magnifica chiesa di San Esteban del 1629, ancora parte importante della comunità. Ad Albuquerque, un po’ di riposo e quindi una cena di arrivederci in un tipico ristorante della città.
16° giorno. Partenza
Trasferimento in aeroporto, restituzione della macchina e si ritorna in Italia.
Se tra le proposte indicate non trovate quella di vostro gradimento contattateci ugualmente e costruiremo il viaggio ad hoc per voi!
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